"... da quando ero molto piccolo osservavo i miei parenti, vicini e lontani, che lavoravano con il turismo ma noi no ma avevamo questo sogno da realizzare (...) estratto dall'intervista con Jhon Fidel Turpo Coila, giovane imprenditore settore turismo beneficiario del progetto SAYWA
Distretto di Capachica, Peru Maggio 2017: Investire nei giovani per lo sviluppo economico locale sostenibile
Il titolo riprende uno dei temi della 11^ edizione degli European Development Days 2017, evento che ogni anno riunisce la variegata "comunità dello sviluppo" sulle tematiche dello sviluppo e della cooperazione internazionale. Gli EDD si sono tenuti il 7 e 8 giugno a Bruxelles, presso il complesso Tour & Taxis, presente anche l’ Italia con il viceministro Mario Giro e Laura Frigenti, direttrice dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo con interventi sui temi di innovazione culura e impresa.
In linea con il titolo del Forum europeo di quest’anno su cooperazione e sviluppo internazionali, “Investing in Development” condividiamo le interviste con alcuni dei beneficiari del nostro progetto SAYWA. Giovani impreditori, che grazie a strumenti (orientamento, formazione, e accompagnamento) e risorse finanziarie integrate (80% di grant da EuropeAid e il 30% di co-finanziamento dal settore private), del progetto hanno potuto avviare un micro-impresa nei settori di turismo e artigianato.
Perchè SAYWA? Alcuni dei giovani beneficiari del progetto SAYWA si raccontano
Pucará Reyna Epifania Alvarez Pampa, artigiana dell’impresa "Artesanía Flor de Fortaleza"del Distretto di Pucará (Lampa)
"Io vivo qui da quando sono nata, nella terra dei Toritos (...) la mia mamma si è dedicata un po' all'artigianato ma soprattutto i miei nonni, facevano i filati e si dedicavano anche all'allevamento. Io mi dedico alla tessitura a mano, adesso ho iniziato anche con la macchina grazie al progetto Saywa che mi ha dato l'opportunità di avere una macchina (...) voglio formalizzare la mia impresa per poter esportare nel mercato nazionale e internazionale, visto che produco devo rendere la mia impresa formale"
Uros Chulluni , Isabel Vilca Coila, artiginata dell' "Artesanía Suma Phankarita" :
"Abbiamo sofferto molto, non avevamo denaro (...) negli ultimi tre anni ci siamo formati, abbiamo ascoltato la Signora Dina che ci ha detto "il progetto Saywa lo abbiamo fatto per voi, non dovete perdere questa occasione" (...) con questo pensiero, allegro e felice è il mio cuore per aver ricevuto questo aiuto con il quale ho comprato la lana con la quale posso lavorare. Non devo più pensare, come facevo prima, con quale lane lavoro che mi mancano soldi per comprarla?"
Distretto di Capachica, Jhon Fidel Turpo Coila, del Hospedaje Rural "Munay Rosas”:
"... da quando ero molto piccolo osservavo i miei parenti, vicini e lontani, che lavoravano con il turismo ma noi no ma avevamo questo sogno da realizzare (...) ma non sapevamo come realizzare questo sogno. Grazie al progetto Saywa (...) il nostro sogno sta diventando realtà, quello che abbiamo pianificato, sognato (...) prima mio padre doveva allontanarsi per lavorare, lavorava nelle costruzioni, qui si lavorava in agricultura e allevamento (...) spero che il progetto continui ad apportare risorse agli altri, a quelli che non hanno acnora partecipato, a quelli che lo stanno sognando come lo sognavamo noi (...) e che gli offra le possibilità che ci ha offerto o, magari, ancora di più di ciò che ha offerto a noi"
Edson Oha Cahui, Hospedaje Rural "Munay Tika Wasi", Centro Poblado de Llachón – Capachica: " Sono cresciuto, ho studiato qui (...) ai visitatori quello che cerchiamo di trasmettere è innanzitutto la fiducia, ottenere il loro affetto, trattarli bene, fare dei pacchetti comodi per loro (...) noi offriamo vitto e allogio, pacchetti che comprendono giri in bici, in barca a vela, falò con balli, offerte alla Pachamama, pesca, allevamento e agricultura"
Il progetto SAYWA è co-finanziato dal programma operativo della Commissione Europea EuropeAid all’interno del programma tematico triennale “Investire nelle persone” e coordinato dalla Municipalità di Capachica (Perú) di cui TAMAT è partner insieme alla Municipalità di Tiahanuacu (Bolivia) e due associazioni peruviane: ACOFAPE associazione coordinatrice di familiari di peruviani migranti e rientrati in e dall'Europa e MALLKU Istituto per lo sviluppo sostenibile. Tra i beneficiari oltre a donne e giovani ci sono 30 migranti di ritorno, chi cioe’ ha vissuto, ha acquisito istruzione, conoscenze e una nuova visione del mondo e delle possibilità di vivere in condizioni migliori e si trova a dover frenare le proprie ispirazioni per mancanza di opportunità nel paese d’origine.