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Giovedì 13 ottobre 2016 dalle ore 9:30 presso l’Aula 7 della Sede Centrale, Dipartimento di Scienze Politiche / Università degli Studi di Perugia, Tamat presenta un convegno di approfondimento della conoscenza delle realtà che operano nell’ambito della “finanza inclusiva”.

Tamat NGO lavora per la cooperazione internazionale allo sviluppo, quale "processo continuativo e circolare" e dei nostri programmi di accesso al credito, accesso al mercato e agricoltura contrattuale per il raggiungimento di sistemi agroalimentari più efficaci, sostenibili e inclusivi, si parlerà durante il convegno dal titolo: "Micro-Credito un ponte tra Africa e Italia. Esperienze di finanza inclusiva: creare lavoro sviluppare-territori". Un’attenzione particolare sarà riservata alle attività di micro credito: partendo dalle esperienze di Tamat Ong, in Mali e Burkina Faso, si valuterà poi l’efficacia di questi strumenti anche in Italia con Giuseppe Barberi, Sviluppumbria; Stefano Cocchieri, Unicredit SpA; Angela Mariotti, Ente Nazionale del Microcredito e Fabrizio Botti, Dipartimento di Economia, Università degli studi di Perugia. L'iniziativa si arricchisce inoltre di un panel, che vedra’ la partecipazione di Matteo Cortese, Fondazioni for Africa/ Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA (ACRI), Paolo Nicoletti, Presidente di ETIMOS assieme a Piero Sunzini Diettore Tamat Ong e il giornalista Andrea Chioini, moderatore del convegno.

Tamat vuole dare una risposta alla sollecitazione ricevuta dai partner locali in Burkina Faso e grazie alle esperienze consolidate con le donne delle aree urbane e rurali beneficiarie dei programmi di cooperazione allo sviluppo, lancia la sua proposta e ne discute la fattibilità con Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA , ETIMOS , UniCredit SpA e Credito Cooperativo Umbro-Bcc di Mantignana. Un programma pilota di micro-finanza rurale per il Burkina Faso. Il metodo da applicare utilizza la sinergia tra vari soggetti come fattore di condivisione degli obiettivi. L’ente o gli enti che vogliono accogliere la proposta si faranno carico con Tamat di prestare le competenze specifiche per sostenere l’iniziativa micro-finanziaria.

Questa richiesta è arricchita dal suggerimento di un percorso che potrebbe portare fino alla progettazione e l’avvio di un “istituto di credito” inizialmente sostenuto da un intervento di cooperazione con partner italiani ma che, in un arco temporale definito, possa rendersi autonomo da un punto di vista gestionale-organizzativo. 

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